PSICO.:IL CONDIZIONAMENTO

                IL CONDIZIONAMENTO 






Il condizionamento classico di Ivan Pavlov: l'apprendimento per condizionamento risulta da un'associazione tra uno stimolo e la risposta .Pavlov associa allo stimolo del cibo( stimolo incondizionato) quello di un campanello (inizialmente stimolo neutro che non produce alcuna risposta )e successivamente ottiene la salivazione del cane risposta aumenti al solo suono del campanello (che è diventato così uno stimolo condizionato). Questo esperimento classico dimostra che è possibile condizionare una risposta.





https://youtu.be/lxImLwqY0Jc

Il condizionamento operante di Skinner: cioè quello per il quale soggetto produce una risposta spontanea che ha un effetto sull'ambiente. L’ esperimento noto come skinnerbox una gabbia all'interno una leva il topolino viene rinchiusa a prendere a schiacciare la leva per ottenere il cibo. L'importanza del rinforzo in questo caso il cibo. I rinforzi possono essere positivi una ricompensa, la soddisfazione di un bisogno o negativi eliminazione spiacevole, per esempio la cessazione di una scossa. L'apprendimento in base al rinforzo avviene nei vari ambiti della vita quotidiana: il bambino mangia da solo, si comporta bene per ottenere l'approvazione dei genitori; oppure sviluppa un sentimento di paura nei confronti di un animale perché a esso associa l'esperienza negativa vissuta precedentemente.







 Lo sviluppo e l'apprendimento: tuttavia la maggior parte dei nostri comportamenti sono appresi nel corso degli anni, attraverso forme di condizionamento classico o operante, forme di condizionamento classico sono l'acquolina che ci viene in bocca quando pensiamo a un cibo buono o altri condizionamenti operanti( per es: imparare stare al tavolo a seguire le regole sociali).

La valutazione delle teorie dell'apprendimento: l'approccio comportamentista risulta poco soddisfacente per spiegare lo sviluppo cognitivo. Lo sviluppo è un processo molto complesso che include diversi elementi: fattori ambientali, elementi biologici, strutture percettive cognitive, fattori affettivi e motivazionali.














Jean Piaget mette in evidenza il fatto che il neonato sia competente e l'ambiente è lo strumento che aiuta il bambino a ciò che l'individuo è già in grado di fare. Piaget Considera lo sviluppo mentale come la continua costruzione in cui agiscono alcune funzioni costanti e delle strutture variabili costanti perché c'è un continuo bisogno da soddisfare.







I meccanismi dello sviluppo: assimilazione e accomodamento: Piaget Individua due meccanismi fondamentali alla base dello sviluppo: l'equilibrio tra assimilazione e accomodamento e chiamato adattamento. L'assimilazione, il soggetto incorpora nuovi dati nelle strutture già esistenti. Nell’accodamento invece le strutture preesistenti sono adattate alla nuove informazioni, in base ai nuovi elementi.












 Gli stadi dello sviluppo: il concetto di permanenza dell'oggetto, i concetti di conservazione della quantità o della sostanza, classificazione.

1.Lo stadio senso-motorio: va la nascita ai due anni circa. 

-nel nel primo mese: i comportamenti sono basati sui riflessi e più importanti sono la soluzione, la pressione con l'amaro, la rotazione del Capo Qui il bambino è competente.

- tra uno e quattro mesi: compare la reazione circolare primaria: reazione che non è più un riflesso ma un'azione ripetuta dall'istinto e si passa a qualcosa di più consapevole.

- dai 4 agli 8 mesi compaiono le reazioni circolari secondarie ovvero viene ripetuta un'azione per produrre un effetto sull'ambiente.

-dagli 8 ai 12 mesi l'interazione con l'ambiente diventa più elaborata con il comportamento intenzionale per esempio rimuovere un ostacolo Il bambino sta coordinare l'azione mezzi con i fini. E in questa fase comincia svilupparsi il concetto di permanenza dell'oggetto e, ovvero l'idea che da un oggetto esiste anche se bambino smetta di vederlo.

-dai 12 ai 18 mesi le reazioni circolari terziarie dei punti al bambino modifico l'azione Studia gli effetti di tale modificazione. 

-Dai 18 ai 24 mesi il bambino inventa nuovi mezzi per risolvere problemi; inizia a ripetere in contesti diversi e a distanza di tempo e comportamenti che ha visto mettere un atto una persona per esempio canta ninna nanna la bambola, leggendo un gioco di finzione punto lo sviluppo del linguaggio e della attività simbolica consente il bambino a cui sezioni consecutive più complesse punto in questo periodo il bambino comincia a creare delle rappresentazioni mentali.








2.lo stadio preoperatorio: che va dai 2 ai 7 anni in cui si evolve sempre di più il pensiero simbolico: il pensiero del bambino non è più legato al estrazioni e percezioni immediate; il bambino costruisce rappresentazioni mentali delle cose, per cui può pensare a essere anche il loro assenza, diventa in grado di coordinare diversi schemi mentali e di svolgere attività più complesse. Il linguaggio degli scambi con gli adulti sono fondamentali .In questa fase non è ancora sviluppata la nazionale contro l'azione della quantità.

Piaget individua le seguenti caratteristiche del pensiero infantile, presenti nel periodo preoperatorio, fino a circa 8 anni.

-egocentrismo: il bambino Considera la realtà unicamente a parte dal proprio punto di vista, poiché non riesce a mettersi nei panni degli altri vede tutto dal suo punto di vista.

-realismo: il bambino si basa sui dati percettivi e considera reale ciò che è visibile, tangibile, concreto.

-animismo: il bambino considera i fenomeni naturali e gli oggetti inanimati come provviste di vita di intenzioni .

-artificialismo: il bambino tende a pensare che gli elementi naturali siano il risultato delazione fabbricatrice dell'uomo.

-finalismo: ogni elemento è stato fatto con una finalità precisa.








3.la Stadio delle operazioni concrete: e lo stadio che va dai 7 ai 12 anni e in questo periodo il bambino utilizzando schemi logici: e sviluppa la capacità di classificare o ordinare gli oggetti in serie prima di 7 anni il pensiero del bambino è irreversibile. Acquisizione relazione di identità, quantità, spazio e tempo , ed è in grado di conoscere la conservazione della quantità della sostanza, del numero. Il pensiero diventa reversibile, ovvero il bambino comprende ogni azione legata al suo inverso.









4.lo stadio delle operazioni formali: preadolescenza dai 11 a 14 anni circa in questa fase il pensiero formale apre, portano alla libertà attività della riflessione spontanea e, che conduce una forma di egocentrismo adolescenziale, per cui la realtà è subordinata ai sistemi teorici , anziché essere il contrario.




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