SOCIO.:LE ORIGINI DELLA SOCIOLOGIA

        

        LE ORIGINI DELLA SOCIOLOGIA  


Naturalismo e contrattualismo :Il termine Sociologia è stato usato per la prima volta dal filosofo francese Auguste Comte .





Per molti secoli era stata dominante una concezione naturalistica nella quale la società umana sarebbe un fatto di tutto naturale scaturito dalla socievolezza istintiva dell'uomo. Però con i filosofi emerse il problema fondamentale della compatibilità tra individui e norme; per trovare soluzione i filosofi formularono la teoria del contratto sociale: tra gli esseri umani vi sarebbe una sorta di accordo un patto stipulato per fissare delle regole di convivenza condivise ,a cui tutti devono sottostare.






 Al contrario, per i sostenitori di questa teoria detti contrattualisti l'uomo aveva originariamente in uno studio di natura libero è disordinato in cui ognuno singolarmente si preoccupava soltanto di soddisfare i propri bisogni. Questo stato di vita naturale e solitaria comportiamo tuttavia grandissimi disagi e difficoltà della sopravvivenza di ciascuno. Tutti erano esposti Infatti non solo alle minacce provenienti dagli eventi naturali e dagli animali selvatici, ma anche quelle provenienti dagli altri umani. Le difficoltà e le incertezze  dello stato di natura sarebbero state dunque la molla che spinse gli umani ad abbandonare l'originaria conduzione conflittuali e ad associarsi  tra  loro, dando vita in tal modo a una società stabile.





Montesquieu
  evidenza come la teoria del contratto sociale sia priva di attenzioni per l'evoluzione storica delle culture. E fu il primo ad  ammettere in rilievo come molti caratteri della società dipendono dal clima (caldo ,freddo o temperato), dalle attività svolte dai suoi membri (Pastorizia, agricoltura o caccia )e da tanti altri fattori di questo genere.





Jean-Jacques Rousseau : Per esso  la storia dell'umanità riunita società è fatta di disuguaglianze e ingiustizie è una storia di tre generazioni e di corruzione. Il problema è dunque quello di individuare i criteri su cui fondare la convivenza più equilibrata e più giusta.









I cambiamenti tra il XVIII e il  XIX secolo: nella metà del XIX secolo nasce la  Sociologia perché all'inizio dell'Ottocento avvengono nel mondo occidentale tre fattori storici di capitale importanza: rivoluzione americana, la Rivoluzione Francese e  la rivoluzione industriale; con cui ci furono una serie di cambiamenti di vaste dimensioni soprattutto sul modo di vivere di gran parte della popolazione.







Max Weber
suggerisce che ciò che accomuna tali trasformazioni, è in linea di principio, essere parte di un processo di razionalizzazione iniziato nell'età moderna con la rivoluzione scientifica. Gli sviluppi della Scienza e della Tecnica sono il carburante del rapido processo di industrializzazione. In breve tempo nasce e si diffonde l'industria moderna, molti contadini diventano operai e sono quindi costretti a trasferirsi nel città, che si espandono a un ritmo sconosciuto prima di allora. Si stabilisce, almeno in via di principio, l'uguaglianza di tutti i cittadini di fronte allo stato, indipendentemente dalle loro origini e dalla loro ricchezza.





La nascita della Sociologia: 

il positivismo: la sociologia nasce dall'esigenza di trovare delle risposte agli enormi problemi causati

dall'industrializzazione e dai mutamenti connessi al crollo dell'Ancien régime e si alimentò di una fede cieca nelle possibilità aperte dalla scienza moderna.








Alcuni studiosi manifestarono un certo ottimismo ponendolo industrializzazione un forte impulso di
progresso. Nell'ambito della corrente di pensiero del positivismo rappresenta Sociologia dai lavori di
Auguste Comte e di Herbert Spencer ;Infatti il progresso tecnologico costituiva un guadagno sicuro
per l'umanità.





Auguste Comte è la legge dei tre stadi: con Comte l'ottimismo prende il corpo in una teoria generale dell'evoluzione della società, nota come legge dei tre stadi, attraverso la quale è lì cerca di spiegare il fatto storico naturale dell'evoluzione della specie umana dalla condizione animale e quella culturale . Egli base questo convinzione sull'osservazione che l'essere umano, nel suo rapporto con le cose che lo circondano, passa sempre attraverso tre stadi successivi da uno stadio iniziale (che chiama teologico) in cui l'uomo si rappresenta i fenomeni come il prodotto magico dell'azione diretta di entità soprannaturali, si aggiunge a uno stadio intermedio e transitorio e per approdare allo stadio finale (scientifico o positivo) in cui lettere umano si rappresenta i fenomeni come rapporto di leggi generali e impersonali che governano la natura.




Il terzo stadio è quello stabile definito il traguardo della maturità. Questo è il percorso che segue ogni individuo nella

sua evoluzione dallo stadio infantile a quello adulto. Questo è il percorso che segue anche la società,

la sua evoluzione dello Stato Primitivo a quello civilizzato.






L'alienazione è il proletariato: l'alienazione è il sentirsi del tutto estranei agli esiti della propria attività si è per gli oggetti che

si producono, sia ai rapporti sociali che si instaurano. La nuova classe sociale che nascea causadi produzione è detta proletariato perché privata di cosa di proprietà e in particolare del possesso

di mezzi di produzione. La classe dei proprietari di mezzi di produzione è detta borghesia.






Strutture e sovrastrutture

La struttura della società è l'impalcatura che determina l'ordine e i mutamenti sociali.

La sovrastruttura è l'insieme di manifestazioni che riflettono quando avviene nella sottostante

struttura economica.





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