SOCIO.TALCOTT PARSONS
TALCOTT PARSONS E LO
STRUTTURAL-FUNZIONALISMO
Nuova corrente sociologica che si sviluppò negli Stati Uniti nel corso degli anni Trenta, ma soprattutto dopo la Seconda guerra mondiale: lo struttural-funzionalismo.
Essa ha rappresentato il suo principale esponente, Talcott Parsons (1902-1979), è rapidamente divenuto un nuovo autore "classico", le cui idee sono entrate a far parte del patrimonio consolidato di tutti i sociologi.
I sociologi, di conseguenza, mutano la prospettiva da cui indagano i fenomeni sociali. Le dinamiche di fondo della società industriale, come la razionalizzazione e la divisione del lavoro, sono ormai state ben comprese. Ora ci si chiede invece che cosa la renda così propizia alla stabilità, al benessere, all'assenza di conflitto.
Lo struttural-funzionalismo è la prima teoria sociologica che interpreta la società industriale come un sistema ben funzionante, in cui i problemi sociali tendono progressivamente a trovare una loro soluzione.
Spencer paragonava la società a un organismo vivente; ogni organismo ha una struttura in quanto è composto di un certo numero di parti tra loro connesse (per esempio ossa, muscoli, organi interni) e ogni parte della struttura svolge una funzione nella vita dell'organismo, è cioè utile alla sua conservazione (per esempio lo stomaco svolge la funzione digestiva, gli occhi quella sensoriale, i muscoli quella della motilità ecc.).
Questo è possibile perché tutti gli elementi che compongono il sistema sociale, dalla famiglia alla scuola, dalle istituzioni religiose allo Stato, se ne fanno parte è perché svolgono determinate funzioni che sono utili al mantenimento dell'equilibrio da esso raggiunto. Essi soddisfano i bisogni essenziali affinché l'ordine sociale vigente non subisca mutamenti radicali.
Un sistema sociale si regge dunque sul fatto che ciascuno degli elementi di cui si compone svolge una propria funzione, e che le diverse funzioni siano compatibili e componibili.
Si dice allora che le parti svolgono una funzione, ovvero che sono funzionali alla sopravvivenza del
sistema.
Nello struttural-funzionalismo più ortodosso vengono implicitamente assunti tre postulati di carattere generale:
• il primo afferma che esiste un'unità funzionale della società. es. La scuola ha la funzione di trasmettere alle nuove generazioni le conoscenze acquisite dalle vecchie, ed è quindi uno strumento utile alla collettività nel suo insieme;
• il secondo è il postulato del funzionalismo universale, e sostiene che ogni forma sociale o culturale strutturata debba necessariamente svolgere una funzione positiva per il sistema. Se esiste qualcosa come la scuola, perché essa è utile alla società.
• il terzo, il postulato della indispensabilità, assume che in ogni civiltà determinate forme sociali siano indispensabili per lo svolgimento delle funzioni loro deputate.
Equilibrio e conservazione: Il compito della sociologia è non tanto spiegare il mutamento sociale, le trasformazioni, il disordine e l'innovazione, quanto piuttosto indagare le condizioni dell'ordine e le cause dell'integrazione che producono armonia in una collettività.
non ha saputo mantenere il proprio equilibrio. Non sorprende dunque che lo struttural-funzionalismo sia stato interpretato spesso come un tentativo di giustificazione ideologica dell'ordine sociale ed economico esistente, quello cioè del capitalismo avanzato negli Stati Uniti del dopoguerra.